Il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile ha prorogato i termini per la presentazione dei programmi di intervento e per la rimodulazione dei progetti in corso. Il termine per la presentazione dei programmi slitta al 29 maggio, mentre per la rimodulazione dei progetti in corso gli enti avranno tempo fino al 15 aprile.
Oggi sono circa 3.200 gli operatori volontari del Servizio Civile Universale che continuano ad operare sui territori o da remoto nei progetti mantenuti attivi dagli enti.
Le attività sono inevitabilmente cambiate rispetto a quelle che il loro progetto prevedeva e sono state modificate in linea con i nuovi bisogni emersi dall’emergenza Covid-19: c’è chi accompagna i malati alle visite, chi prepara i pasti per i poveri, chi porta la spesa o le medicine a casa degli anziani o è attivo da remoto.
Il Dipartimento, in accordo con gli enti, le Regioni e i rappresentanti dei volontari, sta ultimando un piano di azione che consente grande flessibilità agli enti e la garanzia ai volontari di operare in sicurezza. Sarà così possibile rimodulare obiettivi ed attività dei progetti, prevedere l’impiego dei volontari da remoto o in sedi diverse, collaborare con enti ed istituzioni anche non iscritti all’Albo del Servizio Civile Universale, con l’intento di impegnare i giovani in iniziative particolarmente utili in questa fase di emergenza.
Gli enti avranno tempo fino al prossimo 15 aprile per rimodulare i progetti e fino ad allora continuerà ad essere garantito il permesso straordinario ai volontari che non potranno ancora prestare servizio attivo a causa della sospensione.
In casi eccezionali, sarà inoltre possibile per gli enti anche prevedere un’interruzione temporanea dei progetti per poi riprenderli quando ci saranno le adeguate condizioni, prorogandone la scadenza per recuperare il periodo di stop.
Si è in attesa della circolare che fornirà tutte le indicazioni utili per la rimodulazione dei progetti.
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