Per il Club Alpino Italiano la data del 1° dicembre è una giornata particolarmente importante. Infatti, 149 anni fa nel 1873, la direzione nazionale riunitasi a Torino, sancì la costituzione delle sezioni di “Milano, Auronzo, Aquila e Cuneo”; solo qualche mese prima erano nate le sezioni di Bergamo e Roma.
Per avviare le manifestazioni che ricorderanno questo evento per tutto il prossimo 2023 (centocinquantenario della nascita della Sezione dell’Aquila) il 1° dicembre 2022 verrà inaugurato il percorso urbano “La Montagna in città”.
“La Montagna in Città” è un insieme di itinerari di trekking urbani che si allacciano a quelli extra-cittadini e che raccontano lo stretto legame della città dell’Aquila con le montagne circostanti.
Sono percorsi in qualche modo didascalici che vogliono far conoscere ai fruitori soprattutto quelle peculiarità che uniscono le ricchezze storiche e architettoniche della Città ai valori di un paesaggio, in particolare montano, che la circondano.
I percorsi sono caratterizzati da cinque punti panoramici, sottolineati da totem illustrativi dedicati ai seguenti temi: l’Alpinismo (Cippo Francesco de Marchi bastione est del Parco del Castello), Fuori Porta la Montagna (Porta Branconia, nel piccolo giardino dedicato ad Amalia Sperandio), l’Acqua risorsa di vita (presso il Ponte Belvedere – Giardino Nino Carloni), la Transumanza (Collemaggio – Parco del Sole, pei pressi dell’Amphisculpture di Beverly Pepper) e l’Abruzzo Regione Verde d’Europa e grands tours al femminile (Porta Leoni, primo torrino aggettante dalle mura della città).
Nei predetti punti panoramici le brevi note esplicative sono riportate in italiano, inglese e in scrittura Braille. Vi sono disegnati i profili montani, in rilievo, utili alle persone ipovedenti alla lettura del paesaggio. Infine, un QR code, anche questo in doppia veste grafica, porta ad un sito dedicato che illustra in modo più ampio le peculiarità dedicate dei punti panoramici.
Il progetto “La Montagna in Città” è stato ideato e realizzato anche nell’ottica di importanti ricadute sociali e turistiche per la città dell’Aquila e il territorio circostante.
Infatti, gli itinerari proposti, fruibili alle persone con disabilità (due “totem” saranno collocati definitivamente, al termine dei lavori in corso, in posizione accessibile) consentiranno alla Città dell’Aquila di essere annoverata fra le 70 città italiane dotate di “Trekking Urbano” e quindi di poter partecipare, il prossimo anno, alla XVIII Giornata Nazionale dedicata.
La Montagna in Città permetterà alla città e alle montagne che la circondano di essere più conosciute e amate da tutti i cittadini e di essere ancor più attrattive per gli ospiti-turisti, proponendo una nuova forma di attività in ambiente: di tipo lento, dolce, adatto a tutte le età, a tutte le condizioni fisiche-psichiche e a tutte le stagioni.
L’iniziativa è stata ideata e curata dal Cai sezione dell’Aquila, come capofila di un partenariato che ha visto coinvolte altre quattro associazioni: AquilArtes, Auser L’Aquila, Don Bosco e Teatrabile.
Il progetto “La Montagna in Città” nel 2021 è stato ritenuto dalla Regione Abruzzo meritevole di finanziamento tra le iniziative e progetti di rilevanza regionale promossi da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del terzo settore per la realizzazione di attività di interesse generale di cui all’art 5 del codice del terzo settore – risorse ADP anno 2020.
Il contributo concesso ha permesso la sua realizzazione da parte del CAI e, già dal marzo del 2022, una serie di manifestazioni così riassumibili:
Otto trekking organizzati dal CAI e dall’Auser L’Aquila a cui hanno partecipato giovani, famiglie e anziani insieme ai ragazzi del servizio civile universale in servizio al Cai e, utilizzando le Joelette, a persone con disabilità motoria e sensoriale; in collaborazione con le Associazioni Asd Team Sport e Asd Special Olympics. Gli itinerari sono stati condotti dalle guide turistiche iscritte all’albo della Regione Abruzzo ed esperti del Cai.
Nel Convento di San Giuliano sono state svolte visite guidate, da parte di AquilArtes dedicate soprattutto alle persone con disabilità sensoriali, rese più interessanti attraverso la realizzazione ed utilizzo di tre supporti tattili a rilievo raffiguranti alcuni importanti monumenti della città dell’Aquila: Castello Cinquecentesco, Fontana della Rivera detta “delle 99 cannelle”, Basilica di Collemaggio, Rosone centrale della Basilica di Collemaggio. Insieme all’associazione Teatrabile, AquilArtes ha curato una performance teatrale presso il MuNDA – Museo Nazionale d’Abruzzo, dedicata alla Fontana delle 99 cannelle, rivolta principalmente ai bambini.
Teatrabile, oltre alla suddetta performance, ha realizzato un laboratorio di teatro coinvolgendo, insieme agli attori i ragazzi del Servizio Civile Universale in servizio presso la Sezione Cai dell’Aquila. Il laboratorio ha preparato attori e ragazzi a presentare due eventi teatrali-sensoriali improntati sulla prima ascensione al Corno Grande dell’ingegnere bolognese, al seguito di Margherita d’Austria, Francesco De Marchi (anno 1573). Sono state rappresentazioni partecipate, molto particolari e coinvolgenti, tenute presso il Bastione Est del Forte Spagnolo.
Tra l’altro nel 2023 ricorrono i 450 anni dalla prima salita sul Corno Monte (Corno Grande) e dalla esplorazione di Grotta a Male (Assergi) da parte di Francesco De Marchi, alpinista e speleologo ante-litteram che, primo nella storia, relaziona con dovizia di particolari le sue imprese.
Per onorare al meglio la ricorrenza, nell’ambito dell’impegno dei cittadini per la salvaguardia e manutenzione di beni comuni e a seguito dello specifico corso curato dalla associazione Don Bosco, è stato possibile il restauro del Cippo commemorativo intitolato a Francesco De Marchi, insieme al recupero dell’area circostante, anche con il coordinamento della locale Soprintendenza per i Beni Culturali e il contributo di risorse e di personale dell’Amministrazione Comunale. Per la manutenzione dell’area verde verranno, successivamente, coinvolti gli studenti dell’Istituto “O. Colecchi”, futuri esperti del settore agrario-forestale.