“Dall’Afghanistan a L’Aquila” è il titolo dell’incontro che si è tenuto giovedì 26 maggio a L’Aquila presso la Casa del Volontariato: un percorso conoscitivo e di scambio socio culturale organizzato per approfondire e dare voce alle difficili realtà che queste donne vivono e che sperano di migliorare per il futuro dei loro figli.
Storie di guerra, morti, diritti negati e separazioni da luoghi e sentimenti che piangono e rimpiangono ogni giorno. Le lacrime e la timidezza di queste donne forti, consapevoli di essere tra le “fortunate” ad essere riuscite a sfuggire ai talebani, si scontrano con la gioia e la tenerezza dei loro figli, quasi tutti in tenera età che, grazie anche all’opera dei volontari aquilani, stanno migliorando le loro competenze di italiano andando anche diligentemente a scuola.
All’incontro, presieduto dalla presidente Inner Wheel L’Aquila, Anna Di Luca Agnino, hanno partecipato l’ing. Kave’ Matin Mahmud, mediatore cuturale iraniano, che con il suo prezioso aiuto ha permesso la traduzione simultanea degli interventi, il presidente della Casa del Volontariato dell’Aquila, Gianvito Pappalepore, ed il dott. Luigi Giacco del Distretto Sanitario di Paganica, portavoci di alcune realtà di rifugiati presenti sul territorio e delle loro particolari problematiche.
In rappresentanza del Distretto 209 dell’International Inner Wheel Italia è intervenuta Anna Rita D’Auria, segretaria distrettuale, per portare il suo sostegno ed i saluti della Governatrice Simona Calai Granelli che con l’istituzione del Comitato di Emergenza per l’Afghanistan, di cui fa parte anche la socia aquilana Annunziata Albucetti Basti, è stata promotrice dell’evento di raccolta fondi.
Per lo scambio culturale, si sono intervallate letture di poesie, musiche e brani tradotti da ambo le parti ed interpretati sia dalle donne afghane sia dagli ospiti intervenuti tra cui Liliana Lolli, voce e volto storico del teatro amatoriale aquilano, e il musicista Corrado Sinistoro, che ha suonato un medley alla tastiera delle più belle musiche del nostro Paese.
Infine l’offerta reciproca delle tradizioni culinarie italiane e afghane, un banchetto ricco di gusti e tradizioni dove ci si è ritrovati tutti in amicizia e gioia condivisa.