Dopo il raggiungimento delle firme necessarie all’indizione di un referendum popolare per diminuire da 10 a 5 anni il tempo minimo per poter richiedere la cittadinanza italiana da parte di bambine e bambini nati in Italia e di persone straniere che risiedono nel nostro paese, l’Arci lancia la sua campagna di tesseramento per il biennio 2024-2025, invitando i cittadini a guardare oltre i confini e a contrastare disuguaglianze e divisioni.
La campagna, che è partita ufficialmente il primo ottobre, si propone di riaffermare i valori dell’associazione, da sempre impegnata nella difesa dei diritti umani, contro i muri fisici e invisibili che segregano persone e società.
Anche il Circolo “Querencia” dell’Aquila invita a tesserarsi per impegnarsi per tenere aperti spazi di socialità, di impegno civile e culturale.
In uno scenario nazionale e internazionale sempre più cupo, è importante che le cittadine e i cittadini ritrovino spazi di aggregazione in cui condividere idee, far sentire la propria voce e avere quindi più influenza nelle scelte della politica.
Tesserarsi vuol dire anche lottare per il futuro della propria comunità, spingendo lo sguardo oltre i confini per contrastare disuguaglianze e divisioni, oltre i muri che costantemente vengono eretti, come recita lo slogan della campagna tesseramento 2024-2025 dell’Arci.
Querencia proporrà nel prossimo anno iniziative culturali locali (proiezione di film, mostre fotografiche e artistiche, ecc.), con approfondimenti su altri Paesi, sostenendo le mobilitazioni nazionali a favore della Pace, a difesa dei diritti del popolo palestinese, in contrasto al fascismo e alle discriminazioni, a difesa dei diritti civili e con incontri semplicemente conviviali.
Il primo degli appuntamenti promossi da Querencia vuole mantenere accesi i riflettori sulla tragica situazione palestinese, con la presentazione del libro “Palestina – Israele. Parole di donne” che si terrá venerdí 25 ottobre 2024 alla presenza delle autrici Alessandra Mecozzi e Gabriella Rossetti. Un libro in cui a raccontare la guerra e il genocidio, il colonialismo subito, la dissidenza in Israele, le lotte in Palestina, l’unità oggi quasi impossibile tra palestinesi e israeliane, sono le donne.