Editoriale di Casto Di Bonaventura, Presidente del CSV Abruzzo
Sotto la spinta del Codice del Terzo Settore, i quattro CSV provinciali hanno messo in comune venti anni di storia, vissuti in totale autonomia, per una sfida più grande. Possiamo lavorare assieme? Mettere assieme la nostra rete di servizi, di attività formative, di relazioni con gli altri corpi intermedi della nostra regione, può rappresentare la pietra miliare di un nuovo inizio fatto di condivisione, di co-progettazione, di sviluppo reale delle reti, del fare con, come ha avuto modo di dire il sindaco dell’Aquila nella giornata in cui è stato presentato per la prima volta il nuovo CSV? Io lo credo fermamente.
Mettersi assieme, in un unico organismo vitale, è senza dubbio faticoso e chiede fiducia nell’altro. Proprio la fiducia è ciò su cui abbiamo fondato e fondiamo il nostro lavoro per crescere in opportunità e in conoscenza, diventando sempre più competenti nel dare risposte e occasioni di crescita ai volontari: valorizzandoli e sostenendoli.
Come in tante altre occasioni, il mondo del volontariato può essere l’apripista di un nuovo modo di stare insieme che ci disarmi dagli egoismi che ancora ci tengono prigionieri, consentendoci di sperimentare che l’altro è un bene per me. L’attenzione per le persone, unita alla professionalità di coloro che operano in quelle che oggi sono le delegazioni provinciali, con le loro peculiarità, all’Aquila nel campo del servizio civile, a Chieti nei progetti di volontariato europeo, a Teramo nei tavoli tematici con le OdV e a Pescara nell’ambito della formazione e della sostenibilità, sono la solida base di partenza per una diffusione capillare sul territorio regionale di buone prassi e di servizi efficaci ed efficienti. In questi ultimi due anni insieme ai presidenti provinciali abbiamo fatto esperienza di una unità che non è uniformità. Ci siamo concepiti, come dice papa Francesco, come un poliedro, dove ogni soggetto, pur conservando le sue caratteristiche e specificità, si mette in gioco in una tensione armoniosa che tende all’unità per il raggiungimento dello scopo: servire la promozione e la valorizzazione del volontariato in Abruzzo. Tutto questo non potrà che arricchire il mondo del volontariato attraverso l’implementazione delle relazioni, favorendo la nascita e\o l’ampliamento di nuove reti e della conseguente capacità di operare.
Anche questo oggi, impegnati in una guerra contro un nemico invisibile che ci tiene rinchiusi nelle case e che bracca da vicino quelli che vivono al fronte, nei luoghi dove la battaglia è più dura, chiedendo il prezzo di molte vite, è un passo di speranza. Stanno accadendo, in mezzo alla fatica ed al dolore, fatti di profonda umanità che nascono dalla gratuità e dalla solidarietà, nei quali il cuore dell’essere umano torna a vibrare fino al dono di sé.
Il mondo del volontariato ha questo anelito che lo spinge ad esserci in ogni circostanza, senza risparmiarsi, e che noi vogliamo servire sempre meglio insieme ai soci, agli amici del direttivo, al personale, ai consulenti e ai volontari affinché il CSV Abruzzo sia un reale volano della solidarietà e della gratuità.