“Salute mentale per tutti: riprendiamoci i diritti”, il 13 maggio il 45° anniversario della Legge Basaglia

Il 13 maggio ha compiuto 45 anni la Legge 180, nota come Legge Basaglia dal nome del suo più importante promotore. Insieme alla Legge 833 essa avviava in Italia un processo di grande civiltà e progresso.

In occasione di questa giornata l’Osservatorio Regionale per la Salute Mentale – una rete di associazioni e organizzazioni sindacali, costituitasi nel 2019 e formata dalle Associazioni di volontariato 180Amici, Altri Orizzonti, Cosma, Percorsi, U.N.A.SA.M. e da Cittadinanza attiva, ARCI, CGIL, CISL, UIL regionali – torna a sollecitare le Autorità della Regione Abruzzo, delle Aziende Sanitarie e degli Ambiti Sociali, affinché la salute mentale venga finalmente considerata in Abruzzo un tema prioritario tra quelli che riguardano la salute dei cittadini.

Ormai tutti i dati epidemiologici post pandemia evidenziano un aumento allarmante del disagio mentale nella popolazione.
Le importanti risorse che il PNRR mette a disposizione della sanità territoriale (le Case della Comunità innanzitutto) sono una occasione che chi si occupa di salute mentale non può perdere. Ma non sono sufficienti nuove e più moderne strutture; occorrono anche e soprattutto nuove modalità di organizzare i servizi: innanzitutto i Progetti Terapeutici Individualizzati, in Abruzzo assolutamente carenti.

Non ci sono solo le risorse del PNRR.
Nell’estate 2021 l’Intesa Stato/Regioni ha siglato le Linee di Indirizzo per la realizzazione dei progetti regionali volti al rafforzamento dei Dipartimenti di Salute Mentale regionali (04.08.2021) che recano come obiettivi:

  • il superamento della contenzione meccanica in tutti i luoghi di cura della salute mentale;
  • la qualificazione dei percorsi per l’effettiva presa in carico e per il reinserimento sociale dei pazienti con disturbi psichiatrici autori di reato a completamento del processo di attuazione della Legge 81/2014;
  • l’effettiva attuazione degli obiettivi di presa in carico e di lavoro in rete per i disturbi dell’adulto, dell’infanzia e dell’adolescenza, previsti anche dal Piano di Azione Nazionale per la Salute Mentale.

Alla Regione Abruzzo il Ministero ha assegnato 1,4 mln di Euro; occorre rendere note all’Osservatorio e tramite l’Osservatorio alle persone che soffrono di una malattia mentale e alle loro famiglie le azioni e i progetti finora avviati e/o realizzati o comunque programmati.
Un utilizzo appropriato di queste risorse è importante anche per diminuire i Trattamenti Sanitari Obbligatori.
La frequenza, in particolare in Abruzzo, dei Trattamenti Sanitari Obbligatori (TSO) costituisce un evento sentinella, per il quale è importante definire possibili fattori di rischio e fattori di protezione. L’edizione 2022 del Rapporto Salute Mentale del Ministero della Salute, dati 2020, evidenzia un tasso di riferimento nazionale pari a 10,8 TSO ogni 100.000 abitanti con un marcato dato negativo per la regione Abruzzo che presenta un tasso di 18,6 trattamenti ogni 100.000 abitanti.

Alla luce di queste considerazioni l’Osservatorio Regionale per la Salute Mentale avanza alle autorità le seguenti richieste

  • conoscere in quale modo si stanno spendendo in Abruzzo da parte della Regione e delle ASL le risorse del PNRR e le risorse aggiuntive del Ministero della Salute
  • che gli Ambiti Sociali e le ASL attuino con la sollecitudine necessaria le convenzioni socio-sanitarie stipulate in occasione della definizione dei nuovi Piani di Zona

L’Osservatorio inoltre, apprezzando il varo da parte della Regione Abruzzo di un Regolamento Unico sulle Borse Lavoro, chiede di conoscere il numero delle borse lavoro attivate nel 2023 e se sono stati attivati da parte dei Dipartimenti per la Salute mentale i nuclei operativi di raccordo con le associazioni e le categorie produttive.

L’Osservatorio, infine, chiede che venga riunita con frequenza almeno trimestrale la Consulta Regionale per la Salute Mentale, organo istituito dall’Assessorato Regionale alla Salute nel 2022, in modo che diventi un luogo di continuo confronto e quindi propositivo per i decisori regionali.