L’Osservatorio Salute Mentale Abruzzo annuncia l’organizzazione di una conferenza regionale in preparazione dell’evento nazionale che si terrà il 6 e 7 dicembre a Roma, il cui scopo è quello di riproporre uno stato di mobilitazione sociale per sostenere rivendicazioni chiare e affermare il diritto alla tutela della salute mentale e alle cure, costruendo alleanze e strategie di promozione dei diritti.
Lunedì 2 dicembre, ore 9:30
Pescara, Palazzo della Provincia, Salone dei Marmi
La Conferenza Nazionale si propone di valutare lo stato attuale delle politiche e dei servizi di salute mentale con il coinvolgimento attivo di persone con esperienza diretta e familiari, promuovendo l’aggiornamento dei LEA e l’adozione di un Nuovo Piano Nazionale. Mira a riorientare i Dipartimenti di Salute Mentale verso un modello di prossimità, radicato nel territorio e rispettoso dei diritti umani, che garantisca percorsi di cura personalizzati nella comunità, prevenendo forme di istituzionalizzazione e con un’attenzione specifica verso le persone più a rischio di esclusione, inclusi bambini e giovani.
Gli enti promotori dell’evento regionale, associazioni del terzo settore e sindacati confederali, che promuovono anche la conferenza nazionale e saranno parte attiva il 6 e 7 dicembre, ritengono fondamentale lavorare preliminarmente sul territorio e arrivare a Roma con idee chiare e condivise rispetto alla situazione in Abruzzo, alle richieste rivolte agli stakeholder e alle proposte che potranno essere elaborate insieme il 2 dicembre.
Per questo è fondamentale la partecipazione di tutte le realtà coinvolte al confronto che si svilupperà il 2 dicembre intorno al tema “Ripartiamo dai servizi territoriali per il budget di cura”: sono stati invitati associazioni ed enti del terzo settore che si occupano – a vario titolo e in diverso modo – di inclusione sociale, gli operatori e le operatrici dei Dipartimenti e dei Centri di Salute Mentale della nostra regione, i consiglieri e le consigliere regionali, sindaci e consiglieri comunali, gli ambiti sociali, le Università, gli Ordini degli Psicologi, degli Assistenti Sociali e delle Professioni Infermieristiche, le Confederazioni professionali, i Sindacati e tutti quegli attori che possano avere interesse a dialogare con noi intorno ai temi della salute mentale, ritenendo che solo la pluralità di punti di vista possa costruire un tavolo di lavoro efficace ed elaborare un’analisi del contesto e delle proposte degne di essere rappresentate in sede nazionale.
Tutti i dettagli della Conferenza Nazionale: l’appello, l’elenco dei promotori, il programma.