Scadenza: 31 luglio 2024
Ente: Ministero della Cultura – Direzione Generale Creatività Contemporanea
Descrizione:
L’avviso pubblico “Laboratorio di Creatività Contemporanea” (ex Creative Living Lab) ha l’obiettivo di sostenere e promuovere i centri culturali italiani nati da progetti di rigenerazione partecipata, luoghi in cui si sviluppano percorsi di innovazione culturale con un impatto sociale e civico e si sperimentano nuove logiche di ingaggio e collaborazione con le comunità del territorio di riferimento.
Gli obiettivi principali sono:
- supportare la creazione di reti nazionali per la valorizzazione delle risorse artistiche dei territori, specie di quelli cosiddetti “fragili”, anche in una prospettiva di ibridazione di linguaggi e tecniche;
- consolidare le connessioni tra le organizzazioni che operano nei territori e i soggetti istituzionali che supportano tali progettualità; migliorare i servizi, la fruizione e le funzioni culturali;
- attivare percorsi di co-programmazione, co-progettazione e implementazione delle attività coinvolgendo artisti e professionisti della cultura, cittadini e soggetti attivi sul territorio;
- sostenere la ricerca di nuovi linguaggi artistici e culturali, anche nelle forme e nei metodi ibridati tipici della creatività contemporanea;
- incentivare la ricerca e diffusione di nuove pratiche e la replicabilità di nuovi modelli di organizzazione e di gestione dei nuovi spazi culturali;
- favorire la sperimentazione di nuovi modelli di collaborazione tra pubblico e privato;
- promuovere, in particolare tra gli studenti e nelle scuole, l’arte come forma di impegno sociale e di contrasto al degrado.
Beneficiari:
Le candidature ammissibili devono mirare a realizzare iniziative destinate ad avviare percorsi di sviluppo dei luoghi rigenerati rispetto a uno dei seguenti ambiti tematici:
- Innovazione qualità artistica e culturale
- Innovazione sociale
- Innovazione amministrativa e gestionale.
I centri culturali candidati devono essere pronti ad intraprendere un percorso di innovazione e trasformazione dei luoghi rigenerati, attraverso una programmazione biennale, organizzata tenendo conto di un elenco di attività culturali, dove per ciascuna di esse dev’essere riportata l’indicazione dei tempi di realizzazione e i costi stimati.