“Ci permettiamo di considerarci preoccupate e preoccupati. Perché dopo aver attraversato insieme la pandemia, dopo aver resistito ai morsi di una perdurante crisi economica e continuando a subire gli effetti nefasti di una crisi ambientale, ci chiediamo con viva preoccupazione se le mille anime che compongono il non profit, l’attivismo civico e i volontariati, a lungo andare, di questo passo, non inizino a sentire la stanchezza. Stanchezza soprattutto di una situazione che giorno dopo giorno sembra sempre più capace di mozzare il vitale respiro prospettico, necessario per chi vuol fare bene il bene”.
Con queste parole, l’editoriale a firma del direttore responsabile Andrea Fanzago apre il nuovo numero di VDossier, il magazine dei Centri di servizio per il volontariato che sceglie di dedicare la copertina proprio a un luogo iconico, il carcere, dove il “respiro prospettico” è storicamente tenuto in vita quasi esclusivamente dall’azione del non profit e dei volontariati.
L’inchiesta (“Carcere, i volontari sono dentro e con il lavoro aiutano i detenuti”) ha così viaggiato da Milano all’Abruzzo per raccogliere e raccontare il lavoro e il fondamentale apporto di realtà come l’Associazione Mitiga e il suo progetto Bokashi, l’impresa sociale Bee4, la cooperativa di solidarietà sociale Cds e l’Odv Ricoclaun, quest’ultima attiva tra rigenerazione urbana e la creazione di una “biblioteca dal basso” per il carcere di Vasto.
Nel rapporto tra non profit e tribunali si inserisce anche l’approfondimento “Amministratore di sostegno, una missione di solidarietà”, dedicato al ruolo dei volontari nel rivestire il compito di chi è chiamato a tutelare chi si trova in situazioni di non autonomia, agendo con quel “modus” unico di chi si dona in piena gratuità, senza secondi fini.
Duccio Facchini, giornalista e direttore della rivista mensile Altreconomia e autore del libro scritto con Luca Rondi, “Respinti. Le ‘sporche frontiere’ d’Europa, dai Balcani al Mediterraneo”, ha curato sul nuovo numero di VDossier un articolo di scenario (“Migranti, quel che insegna la crisi ucraina”): un invito alla riflessione per analizzare quanto l’accoglienza di chi fugge dal conflitto russo-ucraino possa diventare, senza ulteriori scuse o ritardi, modello per riformare e rimodellare il nostro approccio al tema dei migranti, sia in termini politici che burocratici e operativi.
Ancora spazio alle incertezze e alle difficoltà che le associazioni stanno vivendo nel tentativo di entrare nel Runts (Registro unico del Terzo settore), ottemperando a quanto caldeggiato dalla riforma, tra soldi che scarseggiano, sottrazione di ore dalle attività di volontariato e figure professionali burocraticamente necessarie e che non tutti però possono permettersi (“Una riforma calata dall’alto, ma le organizzazioni ce la fanno”). E la ricognizione sulle difficoltà e opportunità che toccano il Terzo settore continua a pagina 50 con l’articolo “Fundraising, per farlo bene servono i professionisti” e che in più si sofferma sulla centralità tutta italiana delle donne in questa professione chiave per il benessere delle non profit.
Il viaggio sui territori dove l’azione civica è antidoto alla disgregazione sociale continua anche su questo nuovo numero. VDossier accompagnerà così le lettrici e i lettori a Roma dove la riforestazione è agita proprio dal volontariato (“Come salvare le città piantando nuovi alberi”); Tra Lazio e il Bolognese con la centralità – e la bellezza – di quei luoghi dove è l’intera comunità a contare (“Spazi civici condivisi, sono le case di quartiere”); a spasso da Nord a Sud incontrando chi, per non lasciare indietro nessuno, per salvare il pianeta e riparare le relazioni, non si arrende al fenomeno dell’usa e getta (“Il non profit protagonista del recupero di pc, cellulari e tablet”).
Diverse le firme e le voci che hanno altresì arricchito “da fuori” questo nuovo numero di VDossier, toccando numerosi e differenti temi. Giulia Bordin del Cev – Centre for European Volunteering inaugura, a pagina 42, la nuova rubrica “Volontari nel Mondo”, raccontando, insieme a Gabriella Civico, direttrice del Cev, le convergenze, le sfide e le complessità del mondo del volontariato e del Terzo settore a livello europeo. A pagina 44 ospite dell’intervista “Il mondo capovolto Lgbtq+” è lo psicologo, psicoterapeuta e sessuologo clinico Claudio Cappotto, chiamato a tratteggiare quanto il volontariato sia vitale nel salvare, letteralmente, donne e uomini dalle violenze e dallo stigma di genere.
A pagina 48 il Focus on dedicato all’Economia civile è a firma della giornalista Marianna Usuelli e del ricercatore Gianluca Ruggieri, concentrandosi sulla storia delle Comunità energetiche rinnovabili (Cer), capaci in pochi anni di innescare dal basso la voglia di sperimentare nuove forme di produzione e consumo di energia etiche e comunitarie. A pagina 58 nell’intervista “Sessualità fa rima con disabilità”, la fundraiser, formatrice, presidente dell’associazione “Nessuno tocchi Mario”, Armanda Salvucci, cerca di rompere il silenzio su uno dei temi più taciuti del dibattito intorno ai diritti civili.
Con l’intervento “Draghi dell’inazione e crisi climatica. I danni sul futuro” di pagina 71, il fisico, ricercatore all’Eurac Research a Bolzano e coordinatore di un gruppo di ricerca multidisciplinare su Rischi climatici e disastri naturali, Massimiliano Pittore, tratteggia Il ruolo del volontariato quale player fondamentale per riaffermare l’importanza della comunità nella vita dell’individuo, incoraggiare le persone ad avere un ruolo più attivo e favorire così processi creativi di decisione e orientamento. Chiude la ricca carrellata di ospiti del nuovo numero di VDossier, Cristiano Caltabiano, sociologo e direttore scientifico dell’IREF (Istituto di ricerche educative e formative), protagonista dell’intervista “Volontariato e professione”, chiamato a commentare i risultati della ricerca promossa da associazione Terzjus e dedicata al tema dell’impegno civico e lavoro.
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